Monumento di interesse nazionale : Chiesa di Santa Maria Maggiore - Firenze

← indietro
 
Indirizzo : Vicolo di S.Maria Maggiore 1, Firenze
Riferimenti: Tel.+39 055 215914
Sito web: http://www.diocesifirenze.it/
Legge di istituzione:   Decreto del 25 giugno 1869
 
Proprietà:
Descrizione Storico Artistica: La chiesa esisteva, sia pure con una diversa struttura, forse già in epoca longobarda nell'VIII secolo ed è già documentata nel 931, quando un documento cita il vescovo Rambaldo quale affittuario di una terra e una casa prope ecclesiam Sancti Marie Majoris, prima dunque che venissero erette intorno alla città le mura matildine (1078), il cui tratto nord passava in corrispondenza di via de' Cerretani. La seconda menzione documentaria, inequivocabile, risale comunque al 1021, mentre non è ritenuta storicamente fondata la leggenda che indica come fondatore della chiesa Papa Pelagio II nel 580. Nel 1176 divenne collegiata e fu una delle dodici antiche priorie, con tanto di Canonici. Nell'archivio capitolare sono conservati numerosi atti notarili dal 1107 al 1520, che in gran parte registrano doni e acquisti di terre e fabbricati. Da questi documenti si è potuto stimare la ricchezza della comunità legata alla chiesa come molto cospicua, tanto da ricevere il privilegio di essere posta sotto la diretta protezione papale da Lucio III nel 1183, con conferma di Urbano II nel 1186 (una condizione mantenuta anche nel secolo successivo). Passata ai cistercensi, venne ricostruita in forme gotiche nel XIII secolo, forse mantenendo in piedi le mura esterne e le volte originarie. La struttura cistercense è riconoscibile dalle tre navate divise da arcate a sesto acuto su pilastri quadrangolari, con tre absidiole a fondo piano. Non è dato sapere chi sia quel "maestro Buono" che, secondo il Vasari, avrebbe diretto i lavori di rinnovamento dell'edificio. Sempre il Vasari ricorda come Agnolo Gaddi avesse dipinto la pala per l'altare maggiore (una Incoronazione della Vergine circondata da angeli), mentre la Cappella maggiore conteneva gli affreschi di Spinello Aretino con Storie della Vergine e di Sant'Antonio Abate, dei quali sopravvive solo un frammento con la Strage degli Innocenti. Nel 1278 venne aumentato il numero dei canonici. Durante il Quattrocento la chiesa subì una sorta di crisi che ne ridimensionò notevolmente le finanze e l'importanza. Nell visita pastorale del 1514 di Giulio de' Medici la chiesa venne descritta come in degrado, tanto che l'anno successivo Leone X la unì al Capitolo del Duomo, mentre il Priore vi rinunciava all'incarico nel 1520. Nel 1521 passò ai Carmelitani riformati della congregazione di Mantova già allocati presso la chiesa di San Barnaba. Risale a quell'epoca la ristrutturazione del complesso, ad opera di Gherardo Silvani, nella prima metà del XVII secolo, che coinvolse l'interno della chiesa, forse sulla base di un precedente disegno di Bernardo Buontalenti. Nel Settecento l'aula venne dotata di altri altari, pale, stucchi e affreschi. (fonte Wikipedia)
 
Descrizione per il Visitatore:
 
Visita per :
Costi:
Indicazioni per la visita:
Tempo di visita /abbigliamento/varie:
 
Il Monumento e il territorio:
 
Fotogallery:
       

← indietro