Monumento di interesse nazionale : Complesso Monumentale Girolamini - Napoli

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Indirizzo : Largo Girolamini, Napoli
Riferimenti:  e-mail: mn-gir@beniculturali.it
Sito web: https://sites.google.com/site/monumentonazionalegirolamini/home
Legge di istituzione: Decreto del 25 giugno 1869
 
Proprietà:
Descrizione Storico Artistica:  la fondazione del complesso monumentale dei Girolamini avvenne tra la fine del Cinquecento e la prima metà del Seicento; deve il suo nome ai religiosi seguaci di San Filippo Neri che ebbero come iniziale luogo di riunione la chiesa di San Girolamo alla Carità a Roma. Il complesso, ingrandito e arricchito di opere d’arte nel corso del Settecento, divenne nel 1866 Monumento Nazionale con le leggi eversive del patrimonio ecclesiastico. I “Girolamini”, che comprendono la chiesa monumentale, la quadreria e la celeberrima biblioteca, costituiscono una delle più importanti concentrazioni culturali della città di Napoli. L’Ordine degli Oratoriani venne istituito nel 1575, con la bolla Copius in misericordia Dominus, per volontà di papa Gregorio XII con l’intento di dare impulso a quel processo di riforma della Chiesa cattolica tanto auspicato dal Concilio di Trento. I padri oratoriani giunsero a Napoli nel 1586 su invito dell’arcivescovo Annibale di Capua che donò loro circa 5.800 ducati, raccolti tra la nobiltà napoletana, per l’acquisto del palazzo Seripando, di fronte al Duomo, che divenne il primo nucleo del complesso ; in pochi anni, attraverso donazioni e acquisti , giunsero a possedere nel centro antico ben due insulae, prospicienti l’arteria principale napoletana, via Tribunali. Gli architetti impegnati nella costruzione del complesso furono i fiorentini Giovan Antonio Dosio , Dionisio Nencioni di Bartolomeo e il più giovane Dioniso Lazzari, insieme a padre Antonio Talpa, già Praefectus Fabricae della chiesa madre dell’ordine, Santa Maria in Vallicella a Roma, che condizionò le soluzioni compositive della casa napoletana. La scelta di architetti fiorentini rappresenta la volontà dell’ordine di rimanere legati al fondatore, scelta che spiega anche l’originale e inconsueta presenza di pittori toscani nella collezione della Quadreria. La sistemazione della piazza dei Girolamini, in seguito all’abbattimento degli edifici e delle piccole chiese presenti sull’area, fu eseguita da Nencioni su disegno del 1599 dell’architetto Domenico Fontana. Autentico scrigno di tesori artistici, il complesso presenta, distribuite tra la chiesa monumentale , la sacrestia e la quadreria, opere che evidenziano il gusto eclettico dei padri: capolavori del tardo-manierismo romano e napoletano insieme a capolavori di Guido Reni e Pietro da Cortona; il naturalismo di Battistello Caracciolo e Jusepe de Ribera, il barocco trionfante di Luca Giordano accompagnano il visitatore alla scoperta di un luogo che le antiche guide non mancarono di ribattezzare Domus Aurea napoletana. (fonte MIBAC)
 
Descrizione per il Visitatore:
 
Visita per :
Costi:
Indicazioni per la visita:
Tempo di visita /abbigliamento/varie:
 
Il Monumento e il territorio:
 
Fotogallery:
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