Monumento: Casa Natale di Gabriele Rossetti - Vasto (CH)

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Indirizzo : Via Largo Piave, 8 - Vasto (CH)
Riferimenti: tel. 0873/362044 - e-mail: info@centrorossetti.eu
Sito web: http://www.centrorossetti.eu/
Legge di istituzione: Regio Decreto - 17 Aprile 1924 - n. 618 - GU 114-1924
 
Proprietà: Comune di Vasto
Descrizione Storico Artistica: casa natale del poeta Gabriele Rossetti e oggi sede del centro europeo di studi Rossettiani.
Gabriele Rossetti, figlio di Nicola e Maria Francesca Pietrocola, nacque a Vasto (Chieti), il 18 febbraio 1783. Esordì in patria come improvvisatore di versi di tono arcadico-anacreontico e, sotto Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat fu poeta del Teatro San Carlo di Napoli, per il quale compose alcuni libretti d'opera. Si dedicò anche alla poesia civile e a quella sacra. Ottenne in seguito la carica di conservatore dei marmi e dei bronzi antichi del museo di Napoli. Per il suo appoggio agli insorti dei moti liberali del 1820, Rossetti fu costretto all'esilio. Fu a Malta nel 1821, dove si legò d'amicizia con i fratelli Gabriele e Domenico Abatemarco, e da qui si spostò a Londra (1824), dove trascorse il resto della sua vita. Divenne professore di lingua e letteratura italiana presso il King's College di Londra (1831) e mantenne l'incarico fino al 1847. Pubblicò numerose raccolte di poesie, che traducono violenza giacobina e passione religiosa in un cantabile sentimentalismo: Odi cittadine (1820), Iddio e l'uomo (1833, seconda redazione 1843), Il veggente in solitudine (1846) e L'arpa evangelica; fu anche autore di alcune opere di critica letteraria, soprattutto su Dante e la Divina Commedia. Tra i critici che si sono occupati della sua opera, ricordiamo in particolare Giosuè Carducci e Pompeo Giannantonio, curatore, quest'ultimo, della pubblicazione del Comento analitico al Purgatorio, scritto dal poeta vastese negli anni del suo esilio londinese e pubblicato postumo, nel 1966. Negli ultimi anni Mario Fresa, un altro studioso dell'opera poetica del vastese, ha scoperto due importanti manoscritti autografi rossettiani: si tratta delle due redazioni (1833 e 1843) del poema politico-religioso Il Tempo, ovvero Dio e L'Uomo, opera che fu inclusa, a causa dei violenti attacchi contro la Monarchia e contro il potere temporale della Chiesa che vi erano contenuti, nell'Index Librorum Prohibitorum. Una preziosa copia stampata della prima edizione (1833) dell'opera fu donata dallo stesso Rossetti alla Biblioteca del British Museum di Londra. Il poema è stato pubblicato in edizione critica nel 2012, a cura di M. Fresa, col sostegno del Centro Europeo di Studi Rossettiani di Vasto.  (fonte Wikipedia)
 
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Il Monumento e il territorio:
 
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